Sul sito createyournextcustomer.com è pubblicata una bella infografica (clicca qui per vederla) che rappresenta in modo molto chiaro la teoria delle 4C dei social media.
Le 4C dei social media focalizzano l’attenzione delle attività di marketing sull’interazione con il cliente, e sono:
- i Contenuti (content)
- le Conversazioni (conversation)
- la Community
- le Connessioni (connection)
Le 4C del social media marketing rappresentano la naturale evoluzione delle 4P del marketing (che invece mettono il prodotto al centro del processo di marketing), teorizzate da Jerome McCarthy:
- il Prodotto (product)
- il Prezzo (price)
- il Punto Vendita (place)
- la Promozione (Promotion)
Le 4C dei social media
1. I Contenuti
L’utilizzo e la condivisione dei contenuti di qualità sono le due attività che creano coinvolgimento sui social media.
Secondo lo studio condotto, la ricerca pre-acquisto è fortemente basata sull’utilizzo dei social media. Infatti risulta che il 59% dei professionisti tecnologici lo utilizza per informarsi su nuovi prodotto e/o servizi ed il 45% per informarsi sui nuovi brand e sulle nuove aziende presenti sul mercato.
Per fornire contenuti che soddisfino le esigenze dei propri clienti è necessario a analizzare i luoghi della rete dove è presente il target che si vuole raggiungere, partecipare alle conversazioni e capire quali sono gli argomenti più gettonati.
2. Le Conversazioni
Sui social media è necessario ascoltare, monitorare e rispondere al target nel più breve
tempo possibile, senza soffermarsi troppo alla promozione del proprio brand o prodotto (l’ideale è il classico schema 80/20, ovvero 80% di convesazione e 20% di promozione).
Nel mondo B2C il 69% dei clienti si aspetta una risposta entro un giorno o due, ma solamente il 50% delle aziende controlla giornalmente le menzioni sui social media. La percentuale scende ancora se analizziamo il numero di aziende che utilizzano applicazioni specifiche per rilevare quando e dove si parla di loro.
Le conversazioni non devono essere finalizzate necessariamente alla vendita, ma alla costituzione di una relazione solida con il proprio target: è importante sapere chi parla di noi e dove avvengono le conversazioni che ci riguardano.
3. La Community
Apprendimento e acquisizione di informazioni professionali avvengono attraverso il confronto con persone con cui si hanno in comune ruoli, aree di interesse o esigenze lavorative.
Per fare del buon marketing sui social media la community deve essere costruita attraverso lo scambio di idee, di esperienze, di consigli e tramite la pubblicazione di contenuti ad elevata qualità, mai tramite contenuti pubblicitari.
4. Le Connessioni
Nessun social media è uguale all’altro e nessuno è equivalente: bisogna concentrarsi su quelli dove si trova il target che si vuole raggiungere ed utilizzarli in base al messaggio che si vuole diffondere.
Linkedin è il miglior canale per veicolare contenuti professionali, Twitter è utilizzato prevalentemente per la diffusione di notizie e novità, Youtube e Slideshare permettono di condividere contenuti su “come fare”, Facebook è il collettore di trend per eccellenza.
La costruzione di un network di contatti deve partire innanzi tutto dagli “influencer” (clicca qui per approfondire cosa è l’influencer marketing), cioè coloro che hanno un significativo numero di contatti sui diversi canali social e le cui opinioni influenzano (tramite l’autorevolezza che si sono costruiti nel tempo) il target che vogliamo raggiungere: sono loro le migliori connessioni per la diffusione dei contenuti aziendali.